Sostegno e Integrazione Sociale

Doposcuola condotto da una educatrice e una mediatrice linguistico culturale al sabato mattina presso lo spazio Happen di Strada Canaletto sud, al fine di: sostenere i ragazzi nello svolgimento dei compiti a casa, incentivare l’autonomia dell’apprendimento e valorizzare le competenze linguistiche sia nella lingua italiana sia nella propria lingua madre, attraverso momenti ludici, socializzanti, attività creative di gruppo e strategie efficaci e il reciproco aiuto tra i partecipanti.

I beneficiari dell’attività sono stati 40 bambini, di cui 10/15 bambini frequentati con costanza, provenienti in gran parte dalle classi terza, quarta e quinta delle scuole primarie Collodi e Anna Frank dell’IC 10. Fondamentale è stata quindi la presenza di una mediatrice linguistico culturale, tale figura che di solito si occupa di mediazioni ha in questo contesto il ruolo di appoggiare e sostenere l’educatrice e di fornire elementi capaci di far emergere le competenze pregresse di ogni bambino e bambina. Attraverso il ricorso alla lingua madre è sempre più semplice ed efficace anche l’apprendimento della lingua italiana. Un’attività insomma che intende valorizzare quanto ogni bambino già conosce e vive all’interno della dimensione familiare e che può con orgoglio mettere a disposizione dell’intero gruppo classe. Le attività di carattere ricreativo mirano sempre al rafforzamento della lingua italiana, scritta e parlata, e spesso includono letture di albi illustrati, i cui contenuti divengono sempre materia di gioco e discussione di gruppo.

Nello specifico, la metodologia di lavoro adottata ha preso spunto da una formazione fatta in autunno presso il MEMO: “L’educazione interculturale attraverso la narrazione orale autobiografica”. Gli incontri sono stati divisi pertanto in due parti: durante la prima parte i bambini svolgevano i compiti assegnati dalle insegnanti di classe per il fine settimana; nella seconda parte si è adottato il metodo del cerchio narrativo, costruendo dei momenti di racconto a partire da un input (solitamente la lettura di un brano tratto da “La cornacchia ladra”, a cura di Alda Monico Cortese e da “Favole al telefono” di Gianni Rodari). A partire dalla lettura del brano si sono realizzati laboratori di gruppo (quali disegno, musica…) per riprendere il tema introdotto e successivi momenti di riflessione insieme.

Tra i brani letti, con conseguente stimolo di conversazione:

  • “Il paese senza punta” di Gianni Rodari: conversazione sulle regole;
  • “Il pescatore e la balena”: conversazione “La prima volta che ho visto una cosa”;
  • “L’uomo e l’ombrello”: conversazione “Quella volta che ero orgoglioso di una cosa”;
  • “Il toro e il treno”: conversazione “Quella volta che nessuno ti ha creduto”;
  • “Il ladro troppo grasso”: conversazione “Quella volta che volevo fare una cosa ma non ci sono riuscito”;
  • “Il semaforo blu” di Gianni Rodari: conversazione sul coraggio.
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