Approfondimenti

Sostegno e Integrazione Sociale
RAP - Ritmo Adolescenti Poesia

Il progetto educativo R.A.P. nasce come proposta dal basso, i ragazzi seguiti dagli educatori Gulliver in carico dalla Tutela Minori dell'Unione dei Comuni del Distretto Ceramico che in questi anni sono stati protagonisti delle nostre proposte, hanno chiesto a più riprese uno spazio di aggregazione e di espressione che rappresenti la loro cultura giovanile. Da questa richiesta abbiamo deciso di sostenere e adottare la musica come canale privilegiato di comunicazione, attraverso la realizzazione di un laboratorio in grado di valorizzare le doti artistiche ed estetiche dei ragazzi. L'idea progettuale di base prevedeva come punto di arrivo la realizzazione di un mixtape, in altre parole un primo disco grezzo, utilizzando il R.A.P. come forma espressiva in modo tale da incrementare lo sviluppo delle competenze ritmiche e musicali dei ragazzi. La fase che ha preceduto la realizzazione dei brani ci ha visto impegnati nella produzione dei testi attraverso un percorso di scrittura, auto-narrativa e creativa, alcuni dei brani sono il frutto di un importante lavoro a più mani. La trasformazione artistica dei racconti dei ragazzi attraverso la narrazione di sé gli ha permesso di lavorare sulle relazioni tra pari favorendo così lo sviluppo e la crescita personale, inoltre i ragazzi hanno creato un vero e proprio spazio nel quale collocare le emozioni. Il laboratorio ha visto protagonisti 15 ragazzi in età compresa tra i 12 e i 19 anni in un percorso della durata di tre mesi, nel quale a cadenza settimanale abbiamo potuto ascoltare musica, scrivere ed incidere 9 brani. Il laboratorio si è svolto presso lo Spazio Giovani del Comune di Formigine, spazio che dispone di una piccola sala prove, il luogo è stato scelto per diffondere la conoscenza di questo spazio tra gli adolescenti dei territori dell'Unione dei Comuni del Distretto Ceramico. Durante questo percorso siamo stati accompagnati per la parte musicale da un DJ professionista, Matteo Litta in arte DJ Cecc, che ha guidato i ragazzi nella produzione e realizzazione dei brani. Il nostro lavoro è terminato con un'importante serata conclusiva in radio, precisamente presso Antenna Uno di Fiorano, dove siamo stati ospiti del programma Original Pirate Material, condotto da Cecc e Nocc, che da undici anni si occupa di cultura HipHop, il programma è in onda tutti i mercoledì dalle 18 alle 20 sui 101.300 FM ed in streaming al sito www.radioantenna1.com . Durante la serata in radio abbiamo raccontato il progetto ai microfoni, i ragazzi hanno presentato i brani del mixtape e a turno abbiamo deciso la scaletta musicale da proporre agli ascoltatori del programma per circa due ore. Un'esperienza meravigliosa.

Il link che troverete qui sotto riproduce la trasmissione radio, (noi entriamo in scena circa al 30'') il frutto di un lungo lavoro, ma anche il prodotto delle esperienze di vita dei ragazzi che nonostante le fatiche non hanno mai smesso di mettersi in gioco.

Un grazie speciale a quelli che hanno viaggiato a bordo di questo progetto e ai ragazzi tutti, ma sopratutto a chi ancora oggi continua ad incidere musica in quella piccola saletta a Formigine, veleggiando in direzione opposta e contraria.

Buon ascolto!

(dal minuto 30:47)

a cura di Paola Paglia

 


Scrivo a fatica queste righe per documentare l'esperienza fatta con i ragazzi del laboratorio R.A.P., la parola scritta non rientra molto nei miei canoni espressivi, quindi mi scuso già dal principio se la lettura risulterà macchinosa.

Da venti anni l'Hip Hop è la mia vita, la cultura in cui mi sono formato, lo stile con cui imposto il mio modo di vivere, è una cultura relativamente giovane (ha compiuto da poco 40 anni) e si compone di 5 arti: il Djing, il Rap, i Graffiti, la Breakdance ed il Beatbox. Principalmente ho voluto che i ragazzi apprendessero da un veterano, perché l'Hip Hop è entrato nelle nostre vite e perché al momento è così pesantemente alla ribalta nel mondo della cultura e dell'intrattenimento. L'Hip Hop, come è stato prima per il Punk, ha dato a chiunque il modo di esprimere i propri sentimenti ed i propri problemi filtrandoli attraverso forme espressive alla portata di tutti, nel nostro caso il Rap, la parola rimata, la poesia a tempo di Musica, e da questo siamo partiti per costruire il nostro percorso.

Dopo i primi incontri in cui ci siamo confrontati sul gusto, ho proposto ai ragazzi quelli che ritengo i migliori esempi di rap capace di comunicare un messaggio, nella maggior parte dei casi facendo la figura del vecchio, ma credo che l'idea di mettere un po' di sé nei testi sia passata e credo che i brani realizzati ne siano l'esempio. Ho apprezzato molto la spontaneità con cui in poche settimane i ragazzi siano arrivati ad aprirsi e a produrre testi così personali e così ricchi di innocenza giovanile, mi ha fatto molto piacere vedere come siano stati capaci di supportarsi nella produzione e di non mancarsi mai di rispetto (in termini tecnici si direbbe “dissarsi” dall'inglese To Disrespect). Il risultato è poi stato impresso in una trasmissione radiofonica (che tutt'ora è la più ascoltata della mia intera carriera radiofonica) andata in onda sui 101.300 di RadioAntenna1 di Fiorano. Sono stato molto felice di partecipare a questo laboratorio perché, anche se quasi sicuramente nessuno di questi ragazzi avrà un futuro nella musica rap, qualcuno di loro al contrario avrà modo di approfondire questa cultura capace di infondere, come è stato nel mio caso, un sistema di valori utile ad affrontare le difficoltà della vita e ad interpretare le incongruenze nella società.

a cura di Matteo DjCecc Litta

Buon ascolto! 

(dal minuto 30:47)