Residenze

Terza Età
Snoezelen room
Giovedì 23 febbraio presso la CRA 9 Gennaio di Modena è stata inaugurata la stanza Snoezelen grazie alla donazione di Rotari Club L.A. Muratori – Modena, Fondazione Rotary e il supporto dell’Associazione GP Vecchi con il contributo della famiglia di Muratori Mauro.
 
La Snoezelen Room si pone l’obiettivo di stimolare i sensi per mezzo di strumenti visivi, olfattivi e uditivi (con diversi tipi di luci, aromi, musiche,…); è composta da un tubo a bolle, due pannelli a soffitto “nuvola”, due pannelli tattili “tenda”, un proiettore a dischi per effetti, un proiettore per immagini, una palla a specchio con rotore, un sistema audio amplificatore, un CD audio, un diffusore di aromi. La stimolazione multisensoriale è una vera e propria attività, da strutturare e da costruire per ciascun caso per il quale si voglia intraprendere. Per stimolare i sensi in modo significativo è necessario conoscere la storia della persona con demenza, la sua vita, gli eventi importanti e se possibile cercare la collaborazione da parte dei familiari. Tale approccio deve essere studiato su ciascuna persona che vi prende parte, gli stimoli devono essere modulati e costruiti in base al caso, al momento e alla situazione specifica. Il rapporto tra la persona con demenza e l’operatore diventa la chiave decisiva per prendere parte a questo tipo di progetto e poter poi osservare i suoi possibili benefici. L’obiettivo principale è quello di migliorare il benessere e la qualità di vita della persona con demenza; gli obiettivi secondari sono la gestione di particolari tipi di disturbi del comportamento, migliorare il senso di curiosità verso l’ambiente che ci circonda; favorire la relazione interpersonale. All’interno del percorso di stimolazione sensoriale ci si pone l’obiettivo di ricercare una partecipazione passiva, ma anche attiva della persona in riferimento. Per esempio con la signora L. prima di prendere parte al progetto si sono personalizzate le musiche, sono stati individuati quali stimoli proporle e in quale intensità. In primo luogo si è cercato di creare familiarità nei confronti dell’ambiente mantenendo una buona luminosità. Sono stati proposti gradualmente gli stimoli osservando la sua reazione; si è cercato di completare la stimolazione multisensoriale offerta con oggetti, suoni familiari per la persona in questione.
La stimolazione multisensoriale offertaci dalla Fondazione Rotary ci permette di ampliare il nostro ventaglio di assistenza verso le persone con demenza, rappresenta un’opportunità in più da offrire a coloro che manifestano un senso di irrequietezza, ansia in modo tale che possano vivere momenti sereni e piacevoli nonostante la presenza di una malattia che lascia il suo segno all’intera quotidianità della persona.
 
A cura di Glenda Garzetta