Esiste nella storia un legame tra “Arte e Disabilità” che abbiamo pensato meritasse di essere conosciuto e approfondito nel Concorso Artistico di quest’anno. Spesso artisti illustri e personaggi talentuosi e creativi hanno convissuto, in modo più o meno palese, con una disabilità, di tipo fisico o psichico, temporanea o permanente, congenita o acquisita, che ne ha condizionato la vita e visione del mondo, ma non ha impedito loro di raccontarsi, emergere ed essere riconosciuti proprio attraverso l’espressione artistica. Con questo intento gli autori delle opere, bambini e adulti che frequentano i servizi di tutte le Aree di Gulliver, hanno partecipato ai Laboratori Artistici a tema e si sono cimentati nella realizzazione delle tele che sono all’interno del Calendario 2020. Insieme agli educatori, animatori e maestri d’arte di Gulliver hanno riprodotto le opere in modo fedele e verosimile, ma rendendole allo stesso tempo originali, interpretandole con colori nuovi, personalizzandole in modo creativo secondo i gusti, le inclinazioni e le preferenze di ognuno.

Le 28 opere scelte sono tutte autoritratti o ritratti di pittori e artisti, più o meno illustri, che hanno deciso di rappresentare loro stessi o i propri cari sulla tela, ognuno con la propria tecnica e le proprie particolarità stilistiche, ma con la stessa volontà di mettersi in gioco in prima persona, di raccontarsi, di farsi conoscere. Ogni artista viene rappresentato per quello che è: una persona – al di là delle disabilità, delle malattie, delle difficoltà – unica e specifica nella sua diversità. Arte riflessa, innanzitutto, perché ogni opera riflette il volto e lo sguardo di un uomo o una donna che, attraverso i propri occhi o gli occhi di un caro, un familiare, un amico, ci rimanda la propria immagine più vera e autentica di persona unica e specifica, che va al di là dell’Artista. Arte riflessa, quindi, perché ci fa riflettere su cosa significhi essere una persona con disabilità, con malattia o con disagio, e su come si possa esprimerlo attraverso l’Arte, o si possa superarlo grazie all’Arte o comunicarlo con l’Arte.

Arte riflessa, infine, perché ogni persona che si è cimentata nella riproduzione delle opere non si è limitata solo a rappresentare l’artista dell’autoritratto o del ritratto, ma anche parte di sé stessa e del proprio specifico vissuto e modo di sentire, inserendo un dettaglio fiorito, un colore inusuale o un lustrino luminoso laddove non c’era o non te lo aspetteresti, come una firma speciale d’Artista.

 

Dipingere è azione di autoscoperta. Ogni buon artista dipinge ciò che è.

(Jackson Pollock)